MERCOLEDÌ DELLE CENERI >
I DOMENICA DI QUARESIMA >

II DOMENICA DI QUARESIMA >
III DOMENICA DI QUARESIMA >
IV DOMENICA DI QUARESIMA >
V DOMENICA DI QUARESIMA >
LA SETTIMANA SANTA >
IL MISTERO PASQUALE >
I SIMBOLI DELLA PASQUA >

 



Quaresima 2009: lettera dell' arcivescovo


Carissimi,
la quaresima è il tempo della nostra conversione e di conversione ce n'è bisogno.
Conversione vuol dire cambiamento, ovviamente cambiamento in bene.

E' certo che di giorno in giorno tutti cambiamo: il problema è cambiare in bene e non in male. Una signora mi diceva qualche giorno fa che se sua suocera fosse cambiata in bene di quanto è cambiata in male sarebbe una santa. Se diamo un'occhiata alla nostra vita e vediamo il nostro percorso anche noi rischiamo di dire la stessa cosa. Se fossimo cambiati in bene saremmo dei santi.
Potrebbe essere venuta l'ora buona. Un'ora che non tornerà più: la Quaresima 2009
Non vorrei che qualcuno confondesse la Quaresima col Ramadam, la Quaresima dei musulmani. Il Ramadam consiste essenzialmente in una serie di pratiche esteriori che, ovviamente sottolineano la dimensione spirituale dell'uomo e ne manifestano tutta la sua religiosità. La Quaresima invece è un esercizio essenzialmente interiore perchè mira a cambiare il cuore. In tutto quello che faremo il Signore si preoccupa di dirci "Che nessuno lo sappia", " Che nessuno lo veda" per non perdere il merito.
Ho concluso la visita pastorale con la felice constatazione, partecipata al Papa, che abbiamo la fede, la fede vera, quella di Gesù, quella che salva. Ma la fede deve essere accompagnata dalle opere, cioè, "operante nella carità".
Quali opere dobbiamo mettere in atto. Cosa dobbiamo fare in questa Quaresima perchè il Signore sia contento di noi?
Guardiamoci intorno: si litiga troppo. Anche a sentire gli avvocati, tra noi, la litigiosità è altissima. E alla litigiosità seguono le divisioni che si incancreniscono fino a creare dei fossati difficilmente colmabili. E quello che è peggio, tutto si ritiene naturale, normale, umano, quasi obbligatorio per difendere la propria dignità. Dobbiamo invece prendere coscenza che "inimicizie, discordie, gelosie, dissensi, divisioni, fazioni e invidie" sono le opere della carne e chi le compie "non eredita il regno di Dio" ( Gal. 6).
Siccome siamo nel peccato è più facile litigare che andare d'accordo, dir male della gente che dirne bene, dividersi che stare uniti. Perchè? Ci viene incontro Gesù dandoci la spiegazione. " Ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. Dal cuore infatti provengono propositi malvagi, omicidi, adulteri, impurità furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo". ( Mt. 15). San Paolo ci dice: "Guardatevi da coloro che provocano divisioni" ( Rm 16,17). E nella lettera a Tito rincara la dose " Dopo il primo e il secondo ammonimento stà lontano da chi è fazioso, ben sapendo che persone come queste sono fuorvianti e continuano a peccare condannandosi da sè". ( Tt 3,10-11). Tra queste persone fuorvianti, faziose, che provocano divisioni, posso esserci io, puoi esserci tu. Essere una di quelle persone con l'alito pesante, dalla cui bocca escono sempre maldicenze e cattiverie per tutti. Che tristezza soltanto al pensarlo. In questa stagione in cui l'ecologia è priorità, essere elemento inquinante è proprio triste. Cosa fare? Ecco la Quaresima per purificare il cuore.
La parola magica: RICONCILIAZIONE.
Ciascuno si faccia la propria carta delle relazioni. Veda coloro dei quali è veramente amico, per i quali augura il bene, sentire una buona notizia su di loro lo rallegra. Fare un secondo cerchio in cui mettere tutte le persone da cui ritengo sia bene stare alla larga, perchè non si sa mai e poi perchè " a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina". Esamina alcuni di loro e chiediti perchè? Per quali ragioni tengo chiuse le porte del mi cuore. Che motivo c'è? Finalmente in un terzo cerchio mettici le persone che proprio odi con tutto il cuore, se ce ne sono, quelle di cui ti devi vendicare, devi fargliela pagare. Quelle che, se non fosse peccato - mi diceva una signora - ucciderei. Non sembri eccessivo quello che dico perchè si possono benissimo uccidere persone nel proprio cuore come Gesù ha detto che si può commettere adulterio col cuore. Riconciliarsi vuol dire prima di tutto aprire le porte del proprio cuore a queste persone, una per una, che ho escluse e rendermi disponibile ad un incontro con loro. Non dico di andare a cercarle ma entrare spiritualmente in comunione con loro cominciando formalmente a pregare per loro. Le settimane di Quaresima sono cinque. Credo che basti la riconciliazione con una persona alla settimana. Ciascuno apra il suo cuore, introduca il fratello nella sua preghiera e il Signore farà la parte sua per organizzare l'incontro al cui appuntamento non si può mancare.
Il primo impegno quaresimale riguarda il rapporto con le persone, il secondo con le cose e la parola magica è SOBRIETA'.
La Quaresima di quest'anno cade in un momento economico caratterizzato dalla crisi economica mondiale. Perchè siamo in crisi? Perchè abbiamo speso anche i soldi che non avevamo inventandoceli di carta e giocando a chi ne muoveva di più. Questo è contro il piano di Dio il quale ha garantito e garantisce a tutti il necessario e non permette che si inventino esigenze per spendere di più facendo dell'uomo una macchina di consumo.
Questo si chiama consumismo, consumare per consumare. Delle creature dobbiamo servircene "tanto quanto servono" il resto è spreco. Ragionare così è mettere in atto la più moderna rivoluzione mondiale. E' la rivoluzione cristiana. Diceva San Giovanni Crisostomo " se nel tuo armadio ci sono due abiti, uno è rubato al povero che non ne ha". Non diceva, se non hai gli abiti che vanno di moda quest'anno sei un demodè. Questa è l'occasione per fare della crisi economica l'occasione di un esercizio di sobrietà cristiana che potremo anche chiamare povertà. In Quaresima asteniamoci dal comprare tutto ciò che non è strettamente necessario ringraziando Dio di ciò che non si ha. Provateci. E' un'esperienza interessante. Vedendo qualcosa che mi piacerebbe comprare, avere, possedere, anzichè acquistarla ringrazio Dio di non averla. Proveremo la gioia della sobrietà che è anche la via della bellezza e dell'autentica eleganza, quella evangelica. Abbattere le barriere e costruire la fraternità, vincere ogni forma di cupidigia nei confronti delle cose è una lotta molto dura per vincere la quale è necessario "affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito dle male" . Ce la faremo? Certamente da soli no. Dio però è nostro alleato in questa lotta e insieme a Lui si possono compiere i miracoli, quelli veri: il superamento del nostro egoismo e la padronanza sui nostri desideri.
DIO NON E' LONTANO è vicino a noi. E' alla nostra porta e bussa. A noi aprire la porta e accoglierlo nella nostra casa. Fargli spazio, invitarlo ad entrare. Cosa vuol dire tutto questo? Prendersi dei momenti di solitudine per stare con Lui, far silenzio, far deserto. Ogni giorno prenditi un pò di tempo per entrare in una chiesa solitaria, per rimanere solo in casa o anche in macchina e comincia a parlare con lui cominciando col dire "Parla Signore che il tuo servo ti ascolta" e rimani in silenzio. Dio non aspetta che questo. Dio sta ad aspettarti. E' fuori dalla tua porta. Non trattare Dio come uno sconosciuto perchè Lui ti conosce bene e ti aspetta, è da tempo che sta preparando la tua ora. Nella solitudine apri il Vangelo e leggine una pagina al giorno prefernedo sempre la narrazione della Passione di Gesù che è il gran libro della vita. Non disdegnare neppure il digiuno, magari il venerdì, per dire anche col corpo che hai fame di lui e condividere la situazione di chi non ha da mangiare. Metti come mete la Pasqua che preparerai con una bella confessione fatta con un sacerdote amico, senza fretta, che esprima il tuo desiderio di conversione e prepara una bella offerta da fare ai poveri che sia frutto di una tua privazione. La vita cristiana dovrebbe essere tutta così, come dice San Bendetto dei monaci, "ma poichè questa virtù è di pochi raccomandiamo che in questi giorni di Quaresima si custodisca la propria vita con la massima purezza e nello stesso tempo si cancellino in questi giorni santi le negliglenze degli altri tempi dell'anno".
Buona Quaresima. Resto a vostra disposizione se posso esservi utile a incontrare il Signore e a fare qualcosa per Lui.

+ Giuseppe Mani

" Ogni mattina mi dico: oggi comincio".
(Antonio il Grande)

"La Quaresima non è fatta da mano di uomo;
ci è preparata da Dio e sgorga, come acqua di salvezza dal costato squarciato del Crocifisso.
Tutto viene dalla Croce di Cristo, essa abbraccia la storia intera e i singoli uomini."

"Il digiuno tocca l'uomo in uno dei suoi ritmi più vitali: il doppio ritmo della nutrizione
che si presenta successivamente come bisogno e come soddisfazione.
Il digiuno fa presa profondamente sull'uomo.
Rifiutare il cibo del mondo significa che vogliamo esprimere anche col corpo
la nostra fame di Gesù stesso, pane vivo disceso per noi dal cielo.
In una parola si tratta di trasformare il bisogno in desiderio
a cui Dio corrisponderà con tutta la sua misericordia.
Il digiuno diviene così sorgente di gioia indicibile,
gioia di chi mangia unicamente dalla mano di Dio".

( Anfrè Louf)

"Chi conosce i propri peccati è più grande di chi con la Preghiera risuscita i morti...
Chi piange un'ora su se stesso è più grande di chi istruisce il mondo intero.
Chi conosce la propria debolezza è più grande di chi vede gli angeli".

( Isacco il Siro)

"E' sempre illusorio credersi convertiti una volta per tutte.
Non siamo mai dei semplici peccatori ma dei peccatori perdonati,
dei peccatori-in perdono e dei peccatori in conversione".

"C'è un tempo per tacere e uno per parlare."
Nella giornata del cristiano ci sono determinate ore dedicate
alla parola come altre dedicate al silenzio.
Il silenzio nasce dalla Parola e la Parola dal silenzio.
La Parola non raggiunge gli uomini rumorosi, ma quelli che rimangono in silenzio.
Il silenzio nel tempo è il segno della santa Presenza di Dio nella sua Parola".

"Devo ancora cominciare, stavo appena iniziando a convertirmi".
(Ultime parole di Abba Poemen)

Tratto da "Lettera dell' arcivescovo", Quaresima 2009