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Affidamento della Sardegna a Maria di Bonaria

 



Dolcissima Madre di Gesù e Madre nostra,
cento anni fa i nostri padri vollero proclamarti Patrona Massima della nostra isola.
Dopo un secolo, tra i più difficili della storia, siamo davanti a te per dirti grazie
di tante preghiere per noi presso il Padre
e per averci fatto sentire la tua presenza misteriosa e materna.
Oggi vogliamo confermarti la nostra fiducia totale,
ritenerti la nostra Massima Patrona presso il Padre
ed aprirti il nostro cuore perché tu sappia quali sono le nostre preoccupazioni e l'orientamento di
tutto il lavoro della nostra Chiesa.
Non ti promettiamo di lavorare, ma abbiamo bisogno di te.

Le nostre famiglie sono in pericolo, troppi i divorzi e molte le separazioni.
Ascolta, o Maria, la sofferenza dei figli che reclamano una famiglia unita che,
dopo averli generati, li educhi ad un amore fedele.
Guarda lo spettacolo delle famiglie sofferenti perché non possono rinascere col matrimonio cristiano,
quelle in difficoltà, quelle provate dal dolore per la malattia o la povertà,
quelle che si battono ogni giorno per essere fedeli contro i nemici della famiglia stessa.
Per tutti ottieni un supplemento d'amore.

I nostri giovani sono a rischio, la società non li protegge, non li difende.
La loro educazione è fortemente compromessa.
L'assenteismo scolastico, la proposta di divertimento alienante e
l'assalto della droga ci preoccupano.
Ottieni, o Maria, a tutti gli adulti un supplemento di responsabilità,
perché ciascuno si senta educatore dei più giovani e i giovani stessi si sentano responsabili dei loro coetanei.

Che non manchino mai fratelli e sorelle che ascoltano la chiamata di Tuo Figlio, consacrino tutta
la loro vita alla causa del Vangelo.
Mentre ti ringraziamo per le vocazioni che ci hai ottenuto,
ti diciamo che non bastano, non sono sufficienti, perché ogni comunità abbia il suo pastore e
religiosi santi testimonino in mezzo al popolo l'assoluto del Vangelo.

Davanti a Te, o Madre, confessiamo la nostra povertà. Stimola con la tua grazia, la nostra
operosità apostolica, ma integra, con la tua intercessione, quanto con le nostre forze non riusciamo
a fare. Ottienici il dono di una fede forte che diventi preghiera. Siamo certi che senza essere uniti
a Cristo non possiamo far nulla, ma che tutto è possibile a Dio. Rendici accoglienti verso i poveri,
ospitali verso gli stranieri, attenti alle esigenze di ogni uomo e di ogni donna. Ottieni per la nostra
Chiesa il dono della santità, perché Gesù, il suo Sposo, possa compiacersi di lei, trovandola senza
rughe e senza macchia, santa e immacolata.

Accogli questi nostri desideri, o Maria, e siamo certi che continueremo per sempre a dire che non
si è mai sentito dire al mondo che chi è ricorso alla tua intercessione sia rimasto abbandonato.

O clemente, o pia, o dolce vergine Maria!