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Festeggiamenti in onore di Santa Maria Chiara

 


Monte Claro - Pirri - 13 - 19 aprile 2009

O Vergine SS. che sotto il glorioso titolo di Santa Maria Chiara,
Vi pregiate concedere abbondantissime grazie,
concedete a noi tutti che, imitando quant'è possibile le vostre virtù,
non veniamo mai meno alla luce della fede e
splendiamo continuamente per chiarezza di vita cristiana,
sicchè possiamo aver parte negli splendori della gloria celeste.

Così sia.

Cagliari, 5 Maggio 1925

Accordiamo 100 giorni di indulgenza a color che devotamente reciteranno questa preghiera.

ERNESTO MARIA Arcivescovo





ORIGINE DEL CULTO E DELLA DEVOZIONE PER
SANTA MARIA CHIARA O DI MONTE CLARO


Il culto e la devozione per Santa Maria Chiara (o de Clara o de Claro o de Monte Claro) ebbe origine nelle propaggini del colle omonimo, situato fra Pirri e Cagliari, il quale prese il nome per la presenza nel suo territorio di un cenobio intitolato proprio alla Vergine, nella prima metà del XIII secolo. Di questa costruzione, a tutt'oggi, si conserva qualche testimonianza a ridosso della via Santa Maria Chiara Tlecdiia, all'interno di un edificio rurale eretto nel Settecento. Altre emergenze sono state individuate nella villa padronale, sicuramente realizzata nel medesimo secolo, in cima allo stesso colle. In entrambe le costruzioni, infatti, ritroviamo degli elementi costruttivi tipici dell'architettura cistercense, introdotti per la prima volta in Sardegna in seguito alla politica religiosa portata avanti dal sovrano turritano, Gonnario de Lacon -(Gunale), morto nel monastero di Clairvaux, in odore di santità, intorno al 1153, dopo essere stato in pellegrinaggio in Terra Santa nel 1147 (al rientro del quale ebbe modo di conoscere San Bernardo di Chiaravalle) e aver fondato, in quegli stessi anni, l'abbazia di Santa Maria di Corte (o di Caputabbas), presso Sindìa, che donò ai monaci cistercensi.
E fu proprio questo Ordine benedettino a introdurre nel nostro territorio il culto e la devozione per Santa Maria Chiara nei primi anni del Duecento. Le vicende sono note. Nel maggio del 1236 la regina­reggente del regno di Calàri (uno dei quattro stati sovrani che nel Medioevo dividevano la Sardegna) Agnese de Lacon-Massa e suo marito Ranieri della Gherardesca, conte di Bolgheri e marchese di Massa, donavano alla chiesa di San Pantaleone di Lucca, allora in possesso dei monaci cistercensi, l'abitato di Flumentepido, nel Cixerri, con tutte le sue pertinenze, terre colte e incolte, pascoli, acque, salti, animali e servi ... pro remedio animarum nostrarurn et parerttzam nostronnn et riostronon peaaminum remissione...". Oltre a questo abitato, i benedettini ebbero in donazione, dagli stessi sovrani, anche il salto di Perignano. In quel frangente sicuramente entrarono in possesso anche del colle di Monte Claro, con tutte le sue adiacenze, nelle cui falde fu eretto un cenobio che -lo ricordiamo- diede il nome allo stesso colle, a ridosso del quale si sviluppò un insediamento: Villa Sancta Maria de Cloro (o de Clara). Quindi, il culto per Santa Maria Chiara è da ricollegarsi proprio a quel momento storico che coincide con il massimo sviluppo della presenza dell'Ordine cistercense nell'Isola, voluto e concepito da Roberto da Molesme nel 1098 e al quale San Bernardo di Chiaravalle, poco tempo dopo, avrebbe dato un impulso e un vigore straordinari.
Ma è, soprattutto, nelle fonti documentarie conservate nel prestigioso Archivio della Corona d'Aragona di Barcellona (specialmente per gli anni compresi fra il 1322 e il 1584) che ritroviamo le indicazioni più significative le quali, in modo chiaro e inequivocabile, ci rimandano sempre alla ClaiwaLVx di San Bernardo e al culto Mariano da lui ampiamente rinnovato e diffuso in tutta l'Europa. E sono sempre queste carte a dirci che il cenobio, sorto nelle appendici del Monte Claro, per motivi a noi ignoti, era ormai ridotto a romitorio già nel 1442. Una risposta per individuare le cause che portarono a questa decadenza sicuramente la si potrebbe trovare negli avvenimenti che coinvolsero l'abitato, subito dopo il 1358, anno in cui, ormai ridimensionato a oypidiam, entra in un lento ma graduale processo di senicismo che, intorno al 1584, avrebbe determinato la stia definitiva scomparsa. Infatti, da quel momento, dell'insediamento non si ha più nessuna notizia, al contrario della chiesa che è documentata ancora per qualche anno, ma destinata anch'essa, di là a poco tempo, a scomparire del tutto. Conseguenza immediata di quelle vicende fu che Pirri divenne in senso lato l'erede diretto dell'antica Villa Sancta Moria de Claro. Non solo, ma anche gelosa custode del culto e della devozione per la Vergine che, per vie lunghe e tortuose, è giunto sino ai nostri giorni.


LA CAPPELLA DI SANTA MARIA CHIARA IN MONTE CLARO


L’8 dicembre del 2000, festa dell’Immacolata Concezione, l’Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Ottorino Pietro Alberti, poco prima di celebrare una Santa Messa, in onore di Santa Maria Chiara, in uno degli angoli più suggestivi del parco di Monte Claro, benediceva il simulacro, riposto in una piccola edicola a Lei dedicata. In quell’occasione, dopo tanto tempo, un’effigie della Vergine ritornava nel luogo in cui aveva avuto origine il suo culto e la sua devozione.



Allo storico avvenimento prendevano parte numerosi fedeli cagliaritani e dell’hinterland. La costruzione, voluta e concepita dall’ Amministrazione Provinciale di Cagliari, veniva realizzata non solo per la presenza della “Croce Gloriosa” innalzata nelle sue immediate vicinanze, poco tempo prima, ma anche per ricordare lo stretto legame che unisce Monte Claro a Santa Maria Chiara, la quale ha dato il suo nome all’intero colle per la presenza nel suo territorio di un cenobio a Lei intitolato nei primi anni del XIII secolo. In quella circostanza Monsignor Alberti ( che con il Vicario Ausiliare, Monsignor Giovanni Spiga, aveva sostenuto l’iniziativa) dopo aver tracciato un profilo storico sulla devozione Mariana che, per alcuni secoli, aveva pervaso in quel luogo, auspicava che, proprio a Monte Claro, sia pure a distanza di tanto tempo, il culto per Santa Maria Chiara potesse riprendere vigore, così come trovare spazio un edificio a Lei dedicato “sia pure modesto e privo degli splendori del passato, come le fonti d’archivio iberiche ricordano”.

L’invito non cadeva nel vuoto. Infatti l’Amministrazione Provinciale poco tempo dopo promuoveva l’erezione di una cappella. I lavori, interamente finanziati dalla stessa Provincia, hanno avuto inizio negli ultimi mesi del 2003. Alla fine della primavera dell’anno successivo erano quasi ultimati, compresi quelli che hanno interessato l’antistante piazzale, nel cui centro si staglia il profilo di una grande croce bianca. E così, il 19 dicembre del 2005 l’Arcivescovo, Monsignor Giuseppe Mani, a conclusione di una solenne funzione religiosa benediceva la cappella davanti ad una numerosa folla.
Attualmente la costruzione, a pianta triangolare con il lato frontale completamente aperto, si presenta sobrio e misurato nelle sue linee architettoniche. Al suo interno, nell’angolo meridionale, è stata inglobata l’edicola, eretta quasi quattro anni prima, nella quale è conservato il simulacro di Santa Maria Chiara, realizzato da un artista cagliaritano, Raffaello Sanfilippo, e recentemente sottoposto ad un accurato lavoro di restauro.

Una struttura lignea, che nel prospetto frontale determina un corpo timpanato, sorretto alle estremità da due sottili colonne, contribuisce a dare un certo tono all’edificio. Nei fianchi, sui quali si addossano delle paraste lignee che sostengono un leggero cornicione, si aprono due piccole finestre dal profilo ottagonale.
Nonostante si trovi in una posizione defilata, nel fianco orientale del colle, la cappella è meta frequente non solo di numerosi devoti ma anche degli abituali frequentatori del parco.

Ai piedi del simulacro, incisi in un artistico cartiglio di ceramica, si leggono i primi versi de is goccius e la preghiera alla Beata Vergine Santa Maria Chiara per la quale l’Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Ernesto Maria Piovella, il 5 maggio del 1925, dava l’approvazione ecclesiastica e accordava cento giorni di indulgenza a coloro che l’avrebbero recitata “divotamente”:

O Vergine SS. che sotto il glorioso titolo di Santa Maria Chiara, Vi pregiate concedere abbondantissime grazie, concedete a noi tutti che, imitando quant'è possibile le vostre virtù, non veniamo mai meno alla luce della fede e  splendiamo continuamente per chiarezza di vita cristiana,  sicchè possiamo aver parte negli splendori della gloria celeste.
Così sia.


IL COMITATO DI SANTA MARIA CHIARA


In seguito alla definitiva traslazione, da Monte Claro alla chiesa di San Pietro Apostolo in Pirri, avvenuta poco dopo il 1584, il simulacro di Santa Maria Chiara, in un primo momento, fu allogato nella cappella della Madonna del Rosario e, solo più tardi, nella seconda cappella a sinistra, fra le effigi di Sant’ Efisio e di San Nicolò, quest’ultimo, proveniente dall’omonima chiesa romanica a lui intitolata, ormai scomparsa.

E così, per ricordare questo avvenimento ( che ancora oggi, viene rievocato con dei festeggiamenti particolarmente solenni, non solo religiosi ma anche civili, che hanno inizio il Lunedì dell’ Angelo) fu creata un’obreria, retta da un obrer, e una zeracchia presieduta da unu zeraccu, ambedue con il chiaro compito di predisporre in ogni dettaglio queste celebrazioni che, immutate nel tempo, si concludono ancora oggi con la tradizionale processione dell’ “Ottava Pasqua” nella quale, il settecentesco simulacro del Cristo Risorto di Giuseppe Antonio Lonis, viene portato in processione, con quello di Santa Maria Chiara, ripercorrendo un itinerario rigorosamente rispettato nel tempo e che ricalca esattamente quello dell’ “Incontro di Pasqua” che ha luogo nella principale piazza di Pirri.

Nei primi anni del secolo scorso, e più precisamente intorno al 1906, la zeracchia, generalmente composta da quaranta giovani celebi, appartenenti alle famiglie più prestigiose e ad alcune casate dell’aristocrazia cagliaritana fra cui gli Amat di Sanfilippo, i Ballero e i Manca di Villahermosa e Nissa ( che allora, risiedevano per alcuni mesi dell’anno proprio a Pirri) perde ogni sua prerogativa sino ad essere esautorata del tutto. Non solo, ma l’obreria, allora composta da soli uomini sposati, venne sostituita, anche se per breve tempo, con un Comitato costituito dall’ intera Municipalità, presieduta dal sindaco che, però, si occupò solamente dei festeggiamenti del Lunedì di Pasqua e quindi delle celebrazioni relative alla sola traslazione.

Tuttavia pochi anni dopo, e più precisamente all’indomani della Grande Guerra, al Consiglio Comunale subentrò un Comitato capeggiato da un obriere il quale, sostanzialmente, aveva le stesse funzioni che ricopriva originariamente e, sotto certi aspetti, continua ad avere attualmente.

Riprendevano così, le antiche consuetudini rigorosamente rispettate in ogni loro dettaglio le quali, ancora oggi, trovano uno dei momenti più alti e significativi nelle imponenti processioni del Lunedì dell’ Angelo e del Martedì di Pasqua, entrambe costituite, sino a tempi relativamente recenti, da magnifici gioghi di buoi bardati a festa, nel ricordo che fu proprio un giogo di buoi ( di cui uni di Pirri – ci tramandano le cronache – e l’altro di Cagliari) a trasportare il simulacro di Santa Maria Chiara nel nostro abitato, dopo una lunga diatriba, per il suo possesso, fra il capoluogo e l’attuale Municipalità.

Il resto è storia recente – una storia – che però, continua a rispecchiare unan pagina particolarmente viva e significativa della nostra comunità e della nostra cultura e che questi ultimi tempi si vuole mettere in evidenza con il recupero della cappella eretta recentemente nel parco di Monte Claro e intitolata, nel rispetto della storia e della tradizione, proprio a Santa Maria Chiara, riallacciandoci così, dopo quasi cinque secoli, ad un capitolo di storia che – oggi – possiamo dire solo momentaneamente interrotto.
È così, anche quest’anno, l’antico simulacro, ricalcando i fasti della tradizione, il Lunedì dell’Angelo, giorno che – lo ripetiamo – ricorda la sua traslazione a Pirri, ritorna, sia pure per poco tempo, nel territorio storico che, nel Medioevo, ha visto nascere il suo culto e la sua devozione che, nonostante le alterne vicende, non sono mai venuti meno.
Finalità e scopi del Comitato di Santa Maria Chiara
Sicuramente, già alla fine del XVI secolo, all’organizzazione della sagra di Santa Maria Chiara era preposta un’ obreria, retta da un obrer la quale, pur conservando le stesse prerogative, in tempi relativamente recenti fu chiamata Comitato, attualmente coordinato da un Presidente.
Infatti le sue origini vanno ricercate proprio all’indomani della traslazione del simulacro di Santa Maria Chiara nella chiesa di San Pietro Apostolo in Pirri, in seguito alla scomparsa dell’abitato, allora denominato Villa Sancta Maria de Claro ( o de Clara) il quale, nelle carte d’archivio è menzionato per l’ultima volta nel 1584 ma già ridotto a oppidum nella seconda metà del XIV secolo.
Oggi, finalità e scopi del Sodalizio sono:

  • onorare la memoria di Santa Maria Chiara e perpetuarne il culto e la devozione;
  • tutelare, valorizzare e tramandare, nel più rigoroso rispetto della tradizione, la plurisecolare festività di Santa Maria Chiara, nonché le diverse manifestazioni ed iniziative ad esse connesse, sia di carattere religioso che civile;
  • favorire intese e scambi culturali con Associazioni e Istituzioni analoghe, non solo italiane ma anche straniere;
  • promuovere studi e ricerche finalizzate ad una più attenta e corretta conoscenza del culto e della devozione per Santa Maria Chiara, della sua storia e delle sue tradizioni.

 


FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI
Monte Claro - Pirri - 13 - 19 aprile 2009

DOMENICA DI PASQUA, 12 aprile
Piazza Italia

Ore 11:00 Incontro di Pasqua.
Successivamente Santa Messa Solenne celebrata da S.E. Monsignor Mosè Marcia, Vescovo Ausiliare di Cagliari

LUNEDÌ DELL'ANGELO, 13 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 16:00
Cerimonia della vestizione.

Monte Claro, Cappella di Santa Maria Chiara
Ore 19:00 Santa Messa.
Ore 20:00 circa: Preceduta da fuochi d'artificio, solenne traslazione del simulacro verso la chiesa di San Pietro Apostolo in Pirri con il seguente itinerario: Monte Claro, via Cadello, via Santa Maria Chiara, via Guglielmo Pepe, via Riva Villa Santa, via e piazza Chiesa. A conclusione solenne Benedizione Eucaristica. Successivamente fuochi d'artificio.

MARTEDÌ, SANTA MARIA CHIARA,
14 aprile

Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 8:00-9:00 Sante Messe.
Ore 10:00 Processione interparrocchiale con il seguente itinerario: piazza e via Chiesa, piazza Italia, via Balilla, via Ettore Fieramosca, via Pier Capponi, via Dandolo, via Corridoni, via Alberto da Giussano, via Enrico Toti, via Conte Biancamano, via dell' Abbondanza, via dei Covoni, via Argiolas, via Duca di Genova, via Conte Verde, via e piazza Italia, via e piazza Chiesa. A conclusione Santa Messa solenne, con panegirico, celebrata da S.E. Monsignor Tarcisio Pillolla. La liturgia è accompagnata dal Coro Polifonico «G.B.Martini» diretta da Roberto Pischedda.
Ore 19:00 Santa Messa vespertina.

MERCOLEDÌ, SANTA MARIA CHIARETTA,
15 aprile

Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 8:30 Santa Messa.
Ore 11:00 Santa Messa solenne con panegirico celebrata da Don Elenio Abis. La liturgia è accompagnata dal Coro «Studium Canticum» diretto da Stefania Pineider
Ore 19:00 Santa Messa vespertina.
Successivamente concerto del Coro Polifonico del CUM "Centro Universitario Musicale" di Cagliari diretto dal Maestro Onofrio Figliola

GIOVEDÌ, 16 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 7.45:
Santa Messa.
Ore 19:00 Santa Messa solenne per i Soci definiti del Comitato.

VENERDÌ, 17 Aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 7:45
Santa Messa.
Ore 19:00 Santa Messa vespertina.
Successivamente concerto del Coro Polifonico «Nuova Armonia» diretto da Fernando Fadda.

SABATO, 18 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 7:45 Santa Messa.
Ore19:00 Santa Messa vespertina.
Successivamente «Misa Criolla» ( Ariel Ramirez) per soli coro e strumenti della musica tradizionale delle Ande. Coro «Collegium Kalalitanum» e del Gruppo Folcloristico andino «Machapu», direttore Marcello Liverani.

DOMENICA IN ALBIS, 19 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 8:30-10:00 Sante Messe.
Ore 11: Solenne processione dell' «Ottava di Pasqua» con il seguente itinerario: piazza e via Chiesa, piazza Italia, via e piazza Chiesa. Partecipano l'Arciconfraternita del Gonfalone sotto l'invocazione di Sant'Efisio Martire di Cagliari, l'Arciconfraternita del Santo Monte di Pietà di Cagliari e il Gruppo «Cuncordia a Launeddas».
A conclusione Santa Messa solenne celebrata da Monsignor Pietro Meledina, Vescovo Ausiliare di Cagliari. La liturgia è accompagnata dal Gruppo «Cuncordia a Launeddas».
Ore19:00 Santa Messa vespertina.
Successivamente concerto del Coro Polifonico della «Scuola Civica di Musica» di Cagliari diretto dal Maestro Massimo Serra

LUNEDÌ', 27 APRILE
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 19:00 Santa Messa
Segue la cerimonia della svestizione

DOMENICA', 31 maggio
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 19:00 Pellegrinaggio a Monte Claro - cappella di Santa Maria Chi con il seguente itinerario: piazza e via Chiesa, piazza Italia, via Balilla,via Santa Maria Chiara, via Cadello, Monte Claro. A conclusione omaggio alla Madonna

Le processioni sono accompagnate dalla Banda Musicale Comunale «Città di Cagliari». diretta dal Maestro Ottavio Sitzia, e dai Gruppi folk «Campidano» di Quartucciu, di Silius, Decimoputzu e «Ruggieri» di Pirri.


MANIFESTAZIONI CIVILI
Monte Claro - Pirri - 13 - 19 aprile 2009

LUNEDÌ' DELL'ANGELO, 13 Aprile
Monte Claro
Ore 20:00 circa: Fuochi d'artificio.
Pirri, Piazza Cimitero
Ore 21:00 circa: Fuochi d'artificio.

MARTEDÌ', SANTA MARIA CHIARA,
14 aprile
Teatro del Centro Culturale Comunale d'Arte "La Vetreria"

Ore 18:00: Spettacolo di varietà musicale dell'Associazione Musicale "Insieme con la Musica" con la partecipazione di cantanti, ballerini, cabarettisti e artisti isolani. Presenta Francesco Atzeni.

MERCOLEDÌ, SANTA MARIA CHIARETTA,
15 aprile

Teatro del Centro Culturale Comunale d'Arte "La Vetreria"
Ore 18:00: Commedia in lingua campidanese del Gruppo Teatrale di Pirri "Tanti pò arriri": "Sa coja pirresa".
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 20:00 concerto del Coro Polifonico del CUM "Centro Universitario Musicale" di Cagliari diretto dal Maestro Onofrio Figliola

GIOVEDÌ, 16 aprile
Teatro del Centro Culturale Comunale d'Arte "La Vetreria"
Ore 20.30: concerto delle band musicali "Rapertorio" e "Faber" con musiche pop, rap, funky in ricordo di Fabrizio De Andrè

VENERDÌ, 17 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 20:00 concerto del Coro Polifonico «Nuova Armonia» diretto da Fernando Fadda.

SABATO, 18 aprile
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 19:00 Santa Messa vespertina.
Successivamente «Misa Criolla» ( Ariel Ramirez) per soli coro e strumenti della musica tradizionale delle Ande. Coro «Collegium Kalalitanum» e del Gruppo Folcloristico andino «Machapu», direttore Marcello Liverani.

DOMENICA IN ALBIS, 19 aprile
Teatro del Centro Culturale Comunale d'Arte "La Vetreria"
Ore 18:00 Spettacolo per i giovani con musica, sport ed esibizioni di judo, arti marziali, danza ritmica e moderna, ecc. Presenta Francesco Atzeni
Chiesa di San Pietro Apostolo
Ore 20:00 Concerto del Coro «Collegium Karalitanum». Solista Rosalki: Mannoni, violino Davide Cossu, pianoforte Antonio Uras. Direttore Marcello Liverani.

 

Si ringraziano:
La Presidenza dell'Amministrazione Provinciale di Cagliari -Assessorato alla Cultura - Assessorato alle Attività Produttive e Turismo; il Comune di Cagliari -Assessorato alla Cultura - Assessorato alle Politiche Sociali - Scuola Civica di Musica; la Municipalità di Pirri; il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; la Soprintendenza per i Beni Al'PSAE per le province di Cagliari e Oristano; la Questura di Cagliari; il Comando Regione Carabinieri Sardegna; il Comando della Stazione Carabinieri e il Comando dei Vigili Urbani della Municipalità di Pirri; la Banda Musicale Comunale «Città di Cagliari»; l'Arciconfraternita del Gonfalone sotto l'invocazione di Sant'Efisio martire di Cagliari; l' Arciconfraternita del Santo Monte di Pietà di Cagliari; la Congregazione Mariana degli Altieri di Cagliari; il Coro «Collegium Karalitanum»; gli Sponsors, la Popolazione di Pirri.

Il comitato

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