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Sr Maria Gabriella  Melosu

 

«Era venuta per scoprire la foca monaca. Non ha trovato la foca ma ha scoperto la monaca». Nonostante la serietà della liturgia il vescovo monsignor Pietro Meloni è di buon umore e scherza nella giornata dedicata a Suor Maria Gabriella, la nuova monaca del piccolo monastero benedettino “Mater Unitatis”. Una giornata di festa per Angela Maria Melosu, 34 anni di Pirri, che sei anni fa, durante una semplice gita per turismo a Dorgali e Cala Gonone, ha scoperto il monastero che si affaccia su piazza Santa Lucia e soprattutto la vocazione religiosa. Tutto merito delle benedettine che hanno accolto la piccola infermiera rimasta affascinata e folgorata dalla serenità e dalla fede delle religiose che da decenni vivono ritirate nel piccolo santuario nel centro del paese. Una comunità molto amata dai dorgalesi che ieri hanno gremito insieme ai parenti e agli amici della nuova suora arrivati in pullman da Pirri, la piazza vestita a festa. Commossa, a tratti il suo viso era bagnato dalle lacrime, suor Maria Gabriella ha «firmato» il contratto che la lega a Cristo. Una scelta difficile e che non fa tendenza «ma che attira anche i giornalisti, la stampa. Un fatto importante» ha commentato il vescovo durante l'omelia dove ha ricordato l'importante contributo delle religiose in tutto il mondo, anche in Sud America dove monsignor Meloni si è recato di recente.

Alla festa per l'ordinazione di suor Gabriella erano presenti anche i rappresentanti delle istituzioni laiche a partire dal sindaco Angelo Carta, con la fascia tricolore, il capitano dei carabinieri Giuseppe Vecchia e per finire con i vigili urbani che in uniforme da cerimonia hanno assicurato un elegante servizio di rappresentanza del Comune. Ma la folla dei fedeli era tutta per lei: suor Maria Gabriella. Una ragazza che ha lasciato un lavoro sicuro, abbandonando il camice da infermiera, la famiglia e gli amici, per fare una scelta difficile e radicale come quella della clausura. Felice anche la mamma. la signora Assunta: «All'inizio non ero tanto contenta - dice - Ma è una sua scelta, da rispettare. Oggi sono felice perché lei è contenta». Impeccabile il servizio di accoglienza offerto dal vicinato con il contributo di tutto il paese e degli artigiani che hanno organizzato un ricco rinfresco a base di dolci, modizzosu. formaggio e cannonau. Tanta ospitalità insomma. Suor Maria Gabriella ha spiegato il suo percorso e ricordato quel lontano giorno di sei anni fa, quando casualmente arrivò al monastero insieme ad un'amica e scoprì improvvisamente un mondo nuovo. «Questo è un segno di fiducia, in una società difficile come quella attuale dove ci si imbarazza anche a pregare» commenta il sindaco Angelo Carta. Ma è anche l'occasione per ricordare che il comune sta facendo di tutto per approvare la variante per il nuovo monastero e per il santuario dedicato alla Beata suor Maria Gabriella. Un'opera importante che sarà localizzata a Frandina, un'area rurale del paese dove le suore potranno trovare una sistemazione migliore rispetto alla vecchia struttura di piazza Santa Lucia. L'amministrazione farà il suo dovere poi toccherà ai proprietari mettersi d'accordo con la parrocchia per l'acquisizione dei terreni. Questo il messaggio del primo cittadino. Spera che tutto vada per il meglio il parroco don Argiolas che ha presentato il progetto. Un Intervento il suo per dare lustro alla beata di Dorgali ma anche un invito a questa ospitalità alle monache che hanno espresso il desiderio di avere una nuova struttura dove poter pregare nel silenzio. Che manca invece al centro del paese. Problemi da risolvere nel futuro ma che ieri, giornata di festa, sono passati in secondo piano, nonostante la pioggia che don Argiolas ha benedetto come benefica.

 

L'UNIONE SARDA 6/10/ 2003
Gian Basilio Nieddu